
Lo zafferano: la differenza fra gli stimmi (e il loro uso) e la polvere
Il mercato dello zafferano è inflazionato dalle bustine di preparato in polvere, molto comune per la sua economicità. La polvere però è qualitativamente molto inferiore agli stimmi, sia per una selezione meno stringente all’origine, sia perché nella macinatura si possono mixare diverse provenienze e qualità. Nella miscela, inoltre, vengono spesso aggiunte altre spezie come la curcuma o la paprika (che hanno un loro potere colorante), abbassando notevolmente i costi di produzione e «impoverendo» lo zafferano.
Lo zafferano puro, in effetti, è non a caso chiamato anche “oro rosso”: il suo costo al chilo varia a seconda della qualità, ma è comunque altissimo. Il costo è dovuto da un lato all’enorme mole di lavoro necessaria a seleziornarlo, raccoglierlo e mondarlo, dall’altro al fatto che che per mettere insieme un grammo di spezia occorrono circa 150 fiori, data l’incredibile leggerezza degli stimmi.
Non spaventatevi però, perchè di zafferano ne serve davvero pochissimo, la sua resa è enorme, e con un grammo di stimmi potrete realizzare molte porzioni del vostro piatto preferito… anche col nostro zafferano di altissima qualità.
Come si usano gli stimmi? I meno avvezzi avranno qualche dubbio in merito, così riassumiamo il modo di uso di questa preziosa spezia.
Il metodo più indicato è quello di mettere a bagno per circa 30/40 minuti gli stimmi in acqua o brodo o latte caldi (a seconda degli utilizzi) coprendo il recipiente, per poi versare il tutto sulla ricetta sempre verso fine preparazione. Trattandosi infatti di profumi e sapori molto delicati e volatili, è preferibile non cuocere la spezia, per non farli evaporare.
E’ possibile conservare l’infuso in frigo fino a due giorni, opportunamente coperto. Quanto usarne? Beh, sappiate che con una delle nostre confezioni da 2 grammi potrete realizzare ben 30/35 porzioni del mitico risotto allo zafferano, per darvi un’idea!