
Il Pecorino di Farindola: una leggenda di latte crudo tutta al femminile
Il Pecorino di Farindola è un caso unico ed originale.
La sua preparazione, infatti, è la sola al mondo che prevede l’utilizzo del caglio di maiale in luogo di quello di vitello o di origine vegetale.
Le sue origini si rintracciano nei tempi più antichi, quelli dei Romani. La sua produzione è molto esigua e avviene in un’area molto limitata del versante orientale del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
La mungitura è manuale, da ovini allevati allo stato brado per buona parte dell’anno. La stagionatura va da un minimo di 40 giorni fino a oltre un anno
ed è possibile seguirne il percorso nella sua vita commerciale, dato che è un formaggio destinato ad essere prodotto sempre in quantità minore alla richiesta. La crosta viene lavata spesso, con un’emulsione di olio extravergine di oliva e aceto. Ha profumi legati al sottobosco e un gusto
di grandissimo equilibrio, bilanciatissimo fra una piccantezza misurata e un sapore di latte ovino addolcito dall’utilizzo del caglio di maiale.
La curiosità più grande? Come da tradizione, ancora oggi il nostro Farindola viene prodotto da casare di sesso femminile e ogni forma porta il nome della sua creatrice.